Lunedì 7 marzo 2011, presso l'aula consiliare del comune di Terzigno ci sarà un dibattito relativo al contributo delle donne alla modernizzazione del paese.
Introduce e modera:
Gaetano Miranda - Vice-segretario GD Terzigno
Interverranno:
Davide Romano - Direttivo GD Terzigno
Michele Grimaldi - Segretario regionale Giovani Democratici Campania
Annarita Ranieri - Presidente comitato LA GINESTRA
Mariarosaria Esposito - Avvocato
Aquino Vincenzo - Capogruppo PD consiglio comunale
Valeria Valente - Responsabile donne PD Campania.
Ci presentiamo alla platea come eterogeneo gruppo di giovani, uniti nel disagio di chi alla luce degli ultimi fatti di attualità si trova a vivere il palazzo intitolato alla coscienza sociale che la nostra generazione, e quella subito prima di noi, hanno rovinato, logorato, deturpato e probabilmente intaccato quasi irreparabilmente alle fondamenta. Ci presentiamo come giovani vivi e indignati, non bacchettoni o moralisti. Ci presentiamo come gruppo di giovani che vogliono chiedersi che cosa non vada oggi giorno nella nostra società civile, come insieme di persone legate dalla inossidabile volontà di capire dove si è sbagliato e diffondere le nostre personali opinioni a riguardo, ma più di tutte certamente una mentalità critica. A nostro avviso vero motivo del degrado generale del paese. Perché la donna? Perché è dalla donna visto il suo ruolo di madre che deve nasce la società di domani e l’ 8 marzo ci sembrava ideale e doverosa come occasione.
Partiamo dalla manifestazione di domenica 13 febbraio per dar vita a questo dibattito pubblico, questa arena di confronto, questo costruttivo scambio di punti di vista ed opinioni sulla questione femminile vista con gli occhi di chi vive a tratti spaurito i nostri giorni. Vogliamo discutere con tutti voi della donna, della donna del duemila, della donna che ci pare sempre più distante dai valori e dalle conquiste fatte durante gli anni, che trova più utile investire risorse nella chirurgia estetica e non nella cultura e nello studio. Vogliamo tentare di darci una spiegazione del perché la donna nella società italiana tenda al rinunciare a se stessa come individuo in virtù di un se stessa oggetto, merce di scambio. Ci domandiamo anche tutto ciò per quale fine venga fatto, a quale vantaggio? Perché intraprendere questa strada? Per arrivare dove? Abbiamo un po’ tutti osservato il percorso di emancipazione intrapreso dalle donne negli anni, le conquiste e le prese di responsabilità in ormai quasi tutti gli ambienti sono sotto gli occhi di tutti, ma tanti ancora oggi non hanno capito o non vogliono capire. Ci rendiamo conto che il tema è certamente vasto e complesso, per non dire smisurato, composto da voci polifoniche, punti di vista a tratti opposti tra loro perché sfiorano le corde più intime della femminilità, questioni che per quanto ci si sforzi anche il più empatico degli uomini non capirà mai, ma abbiamo la presunzione di sentire necessaria questa, la discussione.
Vogliamo evitare di far scadere questo dibattito in una sorta di lezione, non abbiamo nulla da insegnare ed in quanto democratici per indole non diffondiamo regole ma idee, concetti, poiché siamo tutti unanimemente convinti che la moralità ed il rapporto personale che si ha con la società e le istituzioni non possa essere definito in confini netti, descrivibili quasi con leggi matematiche o rigidi regolamenti ma vada visto e valutato in base ai contesti storici, sociali e istituzionali. Vogliamo il confronto, il dibattito, proporre il nostro punto di vista e sperare in una critica costruttiva che ci faccia crescere; crescere come il ruolo delle donne nella nostra Italia dal famoso 68 ad oggi.
Direttivo GD Terzigno
Nessun commento:
Posta un commento