martedì 14 maggio 2013

I Giovani Democratici del Vesuviano incontrano Francesca Esposito Candidata al CNSU.

Giovedì 16 Maggio alle ore 17:30 nella sede del Partito Democratico di Trecase - via Regina Margherita -

 I Giovani Democratici di Trecase, Terzigno, Poggiomarino, Castellammare di Stabia e Boscoreale insieme agli studenti universitari incontreranno la candidata al CNSU (Consiglio Nazionale Studenti Universitari) Francesca Esposito per discutere delle elezioni del prossimo 21 e 22 maggio.

La candidata Esposito illustrerà il suo programma e farà un appello al voto a tutti gli studenti universitari del comprensorio vesuviano.



Illustrerà il suo programma in 9 punti:

1. Cambiare il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari
Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari è l'organo di rappresentanza studentesca nazionale. Il CNSU rappresenta tutti gli studenti universitari italiani ma ancora oggi si è più volte dimostrato un organo privo di un reale potere e troppo spesso schiacciato da logiche che non appartengono agli studenti e non rappresentano la loro voce. In questi anni il CNSU da un lato non ha rappresentato il reale disagio degli studenti italiani: non c'è stata nessuna forte azione contro i tagli, contro le riforme che stanno distruggendo il nostro sistema universitario. Il CNSU è arrivato addirittura a dare parere favorevole sul decreto Profumo, che taglia il numero di studenti che possono richiedere le borse di studio.
Per questo è necessario lavorare per cambiare il CNSU portando la rappresentanza studentesca in questo organo, portando la voce degli studenti e non chi rappresenta altri interessi strumentalizzando il voto degli studenti. Nello scorso mandato siamo stati gli unici a farlo.
Per garantire una reale rappresentanza studentesca però è necessario arrivare finalmente a una riforma dell'organo. E' ora di cambiare e far si che l'università sia realmente incentrata sugli studenti e che quindi la voce degli studenti abbia un peso reale e vincolante per le riforme universitarie e tutto il funzionamento del luogo in cui contribuiamo quotidianamente a formare il sapere critico e i gradi più alti della formazione.

2. Cambiare l'istruzione e aprirla a tutti
Tagli a finanziamenti e corsi, numeri chiusi, tasse sempre più alte: mai come negli ultimi anni l'Istruzione è stata attaccata e svilita. E' necessario tornare a dare un peso all'università, alla formazione, al nostro futuro. Non possiamo più accettare che la rappresentanza nazionale degli studenti non abbia alzato la voce su tutto lo scempio che è stato fatto in questi anni. E' ora di cambiare, è ora di avere una rappresentanza che lavori concretamente per un'istruzione che non sia sempre più bloccata e inaccessibile, ma che sia veramente per tutti.

3. Cambiare e garantire il diritto allo studio
In questi anni sempre più studenti sono stati tagliati fuori dal diritto allo studio e costretti a non poter neanche accedere all'università. E' ora di chiedere e pretendere università accessibili a tutti abbattendo le barriere legate a condizioni economiche o disabilità, come prevede la legge. Come rappresentanti nel CNSU siamo stati gli unici ad opporci ai nuovi tagli previsti dal decreto Profumo. E' ora di cambiare, non possiamo più accettare i rappresentanti degli studenti che si piegano al volere del Governo e lo aiutano nel tagliare altri fondi. Mai più tagli al diritto allo studio, vogliamo una rappresentanza che sia veramente voce di tutti gli studenti e non di altri interessi.

4. Cambiare e garantire l'investimento pubblico
La crisi e la grave situazione che stiamo attraversando sono state spesso usate per giustificare i tagli che sono stati inferti all'istruzione negli ultimi anni. In realtà mentre si tagliava un miliardo di euro, tra borse di studio e finanziamenti alle università, veniva ribadita la priorità per altre spese. Da un lato basti pensare che il finanziamento annuale per le borse di studio di tutta l'Italia equivale alla spesa per un singolo caccia bombardiere F35, per cui l'Italia conta di spendere diversi miliardi di euro. Dall'altro abbiamo visto una crescita esponenziale delle tasse studentesche che in 10 anni sono aumentate del 75%. E' ora di cambiare e di tornare a ribadire che l'istruzione è un bene pubblico e deve essere finanziato dallo Stato. Non siamo disposti ad accettare altri tagli e vogliamo che l'istruzione sia finalmente considerata come una priorità assoluta.

5. Cambiare bloccando definitivamente le baronie
L'università deve essere democratica e deve essere sempre più un luogo di formazione del sapere critico. E' necessario ripensare l'università come un luogo incentrato sugli studenti ed è necessario colpire senza pietà le baronie che troppo spesso si incrostano nei nostri atenei. Essere rappresentanti degli studenti significa anche avere la forza, il coraggio e la determinazione di opporsi in ogni modo alle baronie. E' ora di cambiare e fermare le baronie che continuano a colpire l'organizzazione dei corsi di studio, i concorsi, i regolamenti che cercano di tutelare sempre più le posizioni acquisite e sempre meno le capacità e il merito.
Accesso alla Cultura per tutti.

6. Cambiare e garantire l'accesso alla cultura
E’ necessario garantire un pieno accesso alla cultura, in tutte le sue forme, a tutti gli studenti. I l CNSU si deve far carico di promuovere l'attivazione di convenzioni e accordi per rendere gratuito a tutti gli studenti l’accesso a musei, mostre, teatri, spettacoli cinematografici, musicali e tutte le altre forme di cultura. E’ inoltre necessario estendere la copertura della banda larga in tutto il territorio nazionale, rendendone gratuita la fruizione. E' ora di cambiare e riconoscere la cultura come bene comune e quindi garantirne l'accesso a tutti.

7. Cambiare la mobilità
La mobilità è oggi sempre più un tema centrale. Ancora oggi troppi studenti non hanno la possibilità di scegliere i propri studi a causa dei costi dei trasporti e l'insufficienza di posti nelle residenze universitarie. E' ora di cambiare e di garantire che la mobilità, in Italia e all'estero, non sia più un ostacolo, ma una opportunità. E' necessario garantire che gli studenti possano scegliere l'ateneo in cui studiare non in base alla distanza o ai trasporti che si trovano nel territorio. Allo stesso tempo è necessario ribadire che la mobilità internazionale, cioè i progetti come l'Erasmus, non possono essere ridotti, ma anzi devono essere incentivati e devono essere considerati come priorità anche in Europa. La rappresentanza studentesca non può tacere mentre si paventano nuovi tagli al progetto Erasmus.

8. Cambiare e garantire la piena cittadinanza degli studenti
Gli studenti sono spesso visti come un corpo estraneo alla città in cui vivono, nonostante siano cittadini a tutti gli effetti e garantiscano non solo una rilevante fonte di reddito, ma anche una presenza attiva e qualificante dal punto di vista sociale e culturale. Non possiamo più accettare che gli studenti siano vissuti come un problema. E' ora di cambiare e riconoscere che siamo una risorsa e che siamo cittadini a tutti gli effetti. E’ necessario riconoscere la piena cittadinanza degli studenti fuori sede garantendo a tutti l'esercizio del diritto di voto e la piena assistenza sanitaria. E’ inoltre necessario attivare degli interventi straordinari per favorire la diffusione di affitti agevolati agli studenti, cancellando gli affitti in nero e impedendo la locazione di case o scantinati degradati.

9. Cambiare per una generazione mai più precaria
La nostra generazione è sempre più schiacciata da una precarietà inaccettabile. Anche le esperienze che teoricamente dovrebbero garantire una formazione collegata al mondo del lavoro, come gli stage e le collaborazioni, sono in realtà occasioni di sfruttamento gratuito degli studenti, in cui non viene garantito alcun diritto. E' ora di cambiare ed è ora di riconoscere dei diritti minimi per gli studenti in stage, tra cui anche un compenso minimo. E' necessario inoltre procedere al definitivo riconoscimento della figura dello studente lavoratore.


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